15 marzo 2008

L'Italia è un paese serio?

O sarebbe meglio dire: per quale strana legge del contrappasso gli italiani si trovano oggi in una situazione del genere? Stipendi bassi, bassa produttività, tassazione ai massimi, fiducia ai minimi, borse vicine al tracollo. Il punto di vista che voglio analizzare è quello delle imprese attualmente presenti in Italia e di quelle che potrebbero voler aprire nel breve periodo.

Le tasse e le imposte
In Italia ci sono imposte e tasse su qualunque cosa: nell'era delle mail certificate ancora bisogna mettere le marche da bollo su fogli di carta. Il problema è che un cittadino o un'azienda pagano volentieri se in cambio hanno un servizio e se vedono che i loro soldi si trasformano in qualcosa di desiderabile. Nel caso delle tasse italiane si pagano un mucchio di soldi (molto più della media europea) per avere servizi scadenti o non averli proprio. L'evasione viene anche da qui: se non ottengo nulla dai miei pagamenti è chiaro che finirò per non pagare, anche con una tassazione irrisoria. Nel contempo, sarò anche disposto a pagare molto per avere servizi superiori alla norma. Questo ragionamento è chiaro anche ai bambini dai 10 anni in su. Evidentemente sembra sfuggire a chi dovrebbe governare dato che i soldi sono indirizzati al funzionamento della macchina statale ( leggasi stipendi dei raccomandati ) e non al prodotto che dovrebbero vendere (servizi pubblici di qualità).

Le Aziende
Inizio a pensare, nel mio piccolo, che gli imprenditori italiani siano dei masochisti. L'Europa ha aperto il mercato interno permettendo di spostare merci e persone senza (troppi) vincoli. Per quale motivo qualcuno dovrebbe mantenere un impianto o un'industria sul territorio italiano? Iva più alta (in lussemburgo è al 15 ), tassazione più alta che in qualunque altro paese sviluppato, enti locali retrogradi che cercano in tutti i modi di bloccare nuove attività (vedi le centrali elettriche rinnovabili eoliche) o per avere consenso da quattro manifestanti (su una popolazione di migliaia di persone) oppure per alzare il prezzo della mazzetta, leggi sul lavoro create da retrogradi che hanno cancellato la parola mercato dal dizionario perchè non ne capivano la definizione.
Con premesse del genere chiunque sano di mente farebbe i bagagli per trasferirsi. Stare in Italia sarebbe come andare al supermercato e comprare un prodotto LIDL che costa di più di quello Mulino Bianco (ovviamente dato che la Mulino Bianco produce in Italia il mio esempio è totalmente irreale).

I politici
Qui arriviamo alla causa di tutti i mali. Gente che in molti casi è rimasta agli anni 40 (sia da una parte che dall'altra), che ineggia al fascismo, che vede nelle tasse non un mezzo per pagare servizi ma un espediente "bellissimo" per punire la parte avversa ( penso alla tassazione sulle rendite finanziarie che a fronte di un gettito ridicolo creerebbe una pubblicità negativa enorme nelle varie piazze finanziarie facendo scappare gli investitori. A parità di tassazione scelgo un paese serio come UK o Germania per investire).

Scrivo queste cose con amarezza, sarebbe un sogno poter finalmente rivedere un'Italia al livello che merita. Speriamo tutti nelle prossime elezioni: chiunque vinca potrà far bene.
Il mio unico appello è quello di votare per i partiti maggiori e non per i piccoli partiti dei veti che bloccano solo il nostro sviluppo.

1 commento:

Anonimo ha detto...
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