04 giugno 2006

Cellulari: petizione per i costi di ricarica. Un paio di trucchi del mestiere.

Come tutti saprete, ogni volta che ricarichiamo il nostro telefonino una quota di ciò che spendiamo non ci viene data in credito. Si tratta del cosiddetto costo di ricarica. In questi giorni sui siti specializzati circola il link ad una petizione con cui si chiede all'Unione Europea di intervenire per rimuovere questi. Le motivazioni a supporto della richiesta sono principalmente due: l'Italia è l'unico paese europeo a far pagare questi costi e al pagamento di questa "tassa" non corrisponde un costo da parte dell'operatore.
Io apprezzo chi si è impegnato a proporre la petizione ma credo che tutto ciò sia inutile: infatti già oggi è possibile non pagare alcun costo di ricarica e risparmiare. Il trucco si chiama Mobile Number Portability (MNP o portabilità del numero). In soldoni, la legge ci permettte di trasferire il nostro numero di telefono da un operatore all'altro. Sembra complicato ma in realtà è semplicissimo, basta farne richiesta all'operatore a cui dobbiamo passare, nei negozi o su internet.
Molti di noi hanno schede Sim da molti anni e non si informano sulle novità del mercato. Con questo articolo cercherò di semplificare la spiegazione. Questi sono i passi da seguire:

1. Controllate che tariffa avete. Lo potete fare chiamando l'assistenza clienti del vostro operatore (119 per tim, 190 per vodafone, 155 per wind, 133 per 3, i numeri sono gratuiti). Le cose da tenere presente sono: lo scatto alla risposta, la tariffazione (al secondo o a scatti anticipati), il costi degli sms. Dovete sapere quanto spendete per sapere se con le tariffe nuove andrete a milgiorare o peggiorare la situazione.

2. Primo trucco: i gestori offrono laute ricompense a chi diventa loro cliente portandosi dietro il vecchio numero. Per farlo basta che andiate in un negozio di telefonia con documento e codice fiscale del proprietario della scheda da cui prelevare il numero. Potete fare tutto li gratuitamente. L'offerta attualmente più interessante è quella di Wind che raddoppia l'importo delle ricariche per 6 mesi. Praticamente se fate una ricarica da 8 Euro ve ne accrediteranno 16. Già in questo modo avete eliminato il costo di ricarica.

3. La soluzione definitiva: il mercato funziona sulla concorrenza. Se un gestore è dominante avrà meno vincoli a proporre offerte convenienti per il consumatore. Viceversa se è un operatore meno blasonato offrirà tarifffe migliori. In Italia gli operatori "minori" sono Wind e Tre. Infatti è qui che troviamo ciò che fa al caso nostro.
Cominciamo da 3:
Ricarica Power. Sono ricariche che hanno una scadenza: durano fino alla fine del mese solare (quindi fino al 30-31 del mese). Dopodichè il credito viene cancellato. A che pro tutto questo? Il vantaggio è che la ricarica power vi ricarica più di quello che avete speso! La 10 Euro ad esempio vi ricarica di 13, la 30 Euro vi ricarica di 40, spendendo 60 Euro addirittura ne avrete 90 di credito telefonico. Basterà acquistare una ricarica tarata sul vostro consumo mensile e addio costo di ricarica.

Passiamo a wind:
Ricarica bonus: spendete 30 Euro e ne avete 40 di credito da consumare in 30 giorni (qui non si va a mese solare come per 3).

Ricarica online: addebitando le ricariche sulla bolletta infostrada del telefono fisso, vi ricaricate esattamente di quello che spendete. La ricarica da 10 euro vi ricarica di 10, quella da 25 di 25 e così via. Queste non hanno scadenza!
Aggiornamento: ricarica da 50 Euro: win ha introdotto il 2 ottobre 2006 una ricarica da 50 Euro senza costi di ricarica sostituendo la precedente ricarica da 60. Queste ricariche sono le normali ricariche da tabacchino.


Come vedete è semplice risparmiare. Vorrei ricordare che la portabilità del numero è un'operazione semplicissima e alla portata di tutti. inoltre è reversibile: potete spostare il numero quante volte volete.
Anzichè firmare petizioni, gli autori avrebbero dovuto dare un'occhiata alle tariffe già presenti sul mercato. è difficile che i due operatori maggiori (Tim e Vodafone) facciano offerte così buone perchè hanno già abbastanza clienti. Il consumatore dovrebbe sfruttare il mercato per ottenere il massimo risparmio!

Spero che questa veloce spiegazione sia utile a molti. Non esitate a contattarmi tramite un commento per approfondire la questione. Risponderò se possibile.

03 giugno 2006

Amnistia: il condono dei reati...

Mi chiedo: ma come è possibile che nemmeno le pene definitive in Italia siano certe e indiscusse? Come è possibile che chi ha commesso reati, chi è stato preso dalle forze dell'ordine, chi è stato giudicato colpevole sulla base di prove dalla magistratura, possa da un giorno all'altro ritrovarsi libero perchè un politicante da strapazzo ha deciso che è l'ora?
L'articolo 151 codice penale recita:
L’amnistia estingue il reato e, se vi è stata condanna fa cessare l’esecuzione della condanna e le pene accessorie. Nel concorso di più reati, l’amnistia si applica ai singoli reati per i quali è conceduta. L’estinzione del reato per effetto dell’amnistia è limitata ai reati commessi a tutto il giorno precedente la data del decreto, salvo che questo stabilisca la data diversa. L’amnistia può essere sottoposta a condizioni o ad obblighi. L’amnistia non si applica ai recidivi, nei casi preveduti dai capoversi dell’articolo 99 Codice Penale, né ai delinquenti abituali, o professionali o per tendenza, salvo che il decreto disponga diversamente.


Quindi ricapitolando chi sfrutta l'amnistia è come se non avesse mai commesso il reato, viene cancellato in toto. Almeno avessero la decenza di proporre un indulto (la differenza è significativa: l'indulto cancella la pena, non il reato).
Tutta da ridere poi la motivazione che spinge a fare queste proposte: le carceri sono piene, il detenuto subisce un aggravio di pena ecc ecc... Si possono trarre molte conclusioni da queste affermazioni:

1. chi non commette reati non subisce nessun aggravio di pena dovuto al sovraffollamento. Semplicemente si comporta come dovrebbe e merita un premio, non una fregatura...
2. visto che sono dieci anni che si va avanti con questa storia, ma non c'era il tempo di costruire carceri nuove? Forse non è elettoralmente comodo?

3° e più importante: si può rimettere in strada gente colpevole dicendogli solo grazie e arrivederci? E le vittime dei suoi reati?

è sempre la stessa storia. Essere onesti non paga, in Italia. Tanto basta aspettare il governo seguente che tutto viene cancellato. A questo punto erano meglio i condoni della destra: almeno li centravano solo i soldi e non la paura delle persone di essere rapinate, stuprate o picchiate in mezzo alla strada

01 giugno 2006

La brutta politica dell'inseguimento

A tutti sarà capitato qualche volta di sedersi e immaginare come sarebbe il mondo se... Di sognare a come potrebbe diventare il proprio paese se si introducessero innovazioni reali in qualunque settore: industria, servizi e, perchè no, politica.
Evidentemente nessuno dei nostri "cari politici" (o almeno nessuno di quelli che contano e che potrebbero prendere decisioni) ha mai fatto questo semplice gioco di immaginazione. In Italia ci limitiamo nella maggior parte dei casi a copiare ciò altri hanno fatto all'estero, su qualunque argomento: politiche fiscali, sociali, di incentivo allo sviluppo tecnologico, di utilizzo di nuove tecnologie nelle pubbliche amministrazioni. Nei discorsi di moltissimi ministri o parlamentari si sente regolarmente il ritornello: "in Francia ha dato i suoi frutti" o "in Inghilterra hanno creato così nuovi posti di lavoro" e via di seguito per Germania, Svezia, Spagna, USA...
Mi si potrebbe obiettare che se una cosa ha funzionato non vi è motivo per non replicarla anche qui. Giusto, però andiamo a vedere quali sono i paesi più economicamente avanzati: proprio quelli da cui andiamo a copiare, quasi fossimo un paese di serie.
Mi sembra di sentir parlare della Cina: copiano tutti i prodotti che non sarebbero in grado di creare da sè. Allo stesso modo i nostri politici non sono in grado di partorire idee proprie, quindi gli tocca copiare idee degli altri.
La prossima volta tanto varrà andare a votare all'estero...