18 marzo 2008

Grillo, benzina e compagnie petrolifere

Nella mia casella di posta elettronica è arrivata ancora una volta la mail che riporta una "strategia" attribuita a Beppe Grillo per far abbassare il prezzo della benzina. La prima volta che la ricevetti risale ad almeno 3 anni fa.
Questa mail recita testualmente:

"è importantissimo piegare questi maledetti che alzano in continuazione il prezzo!! (gli americani si sono incazzati perché gli si è alzata la benzina a 0.75€ per 5 LITRI !!!) e noi paghiamo 1.50€ a litro. . ma siamo impazziti???!!!


Dal Blog di Beppe Grillo parte un'altra
iniziativa...(quella precedente era abolire il costo di ricarica delle schede telefoniche prepagate......con ottima riuscita!!!!)
Provare non costa nulla!!!!!!!!!!!!
Giratela ognuno ad almeno 10 contatti, grazie mille!!!!
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COME AVERE LA BENZINA A META'PREZZO ?


Anche se non hai la macchina, per favore fai circolare
il messaggio agli amici.
Benzina a metà prezzo?
Diamoci da fare...
Siamo venuti a sapere di un'azione comune per
esercitare il nostro potere nei confronti delle compagnie petrolifere.

Si sente dire che la benzina aumenterà ancora fino a
1.50 Euro al litro.

UNITI possiamo far abbassare il prezzo muovendoci
insieme, in modo intelligente e solidale.


Ecco come....


La parola d'ordine è 'colpire il portafoglio delle
compagnie senza lederci da soli'.

Posta l'idea che non comprare la benzina in un determinato giorno ha fatto ridere le compagnie (sanno benissimo che, per
noi,si tratta solo di un pieno differito, perché alla fine ne abbiamo
bisogno!), c'è un sistema che invece li farà ridere pochissimo, purché si agisca in tanti.

Petrolieri e l'OPEC ci hanno condizionati a credere che un prezzo che varia da 0,95 e 1 Euro al litro sia un buon prezzo,
ma noi possiamo far loro scoprire che un prezzo ragionevole anche per loro è circa la metà.

I consumatori possono incidere moltissimo sulle politiche delle
aziende: bisogna usare il potere che abbiamo.

La proposta è che da qui alla fine dell'anno
non si compri più benzina dalle 2 più grosse compagnie, SHELL ed ESSO, che
peraltro ormai formano un'unica compagnia.

Se non venderanno più benzina (o ne venderanno molta
meno), saranno obbligate a calare i prezzi.


Se queste due compagnie caleranno i prezzi, le altre
dovranno per forza adeguarsi.


Per farcela, però dobbiamo essere milioni di NON-clienti di Esso e Shell, in tutto il mondo.

Questo messaggio è stato inviato ad una trentina di persone;

se ciascuna di queste aderisce e a sua volta lo
trasmette a, diciamo, una decina di amici, siamo a trecento.

Se questi fanno altrettanto, siamo a tremila, e così
via..................

Di questo passo, quando questo messaggio sarà arrivato
alla 'settima generazione', avremo raggiunto e informato 30 milioni di consumatori!

Inviate dunque questo messaggio a dieci persone chiedendo loro di fare altrettanto.

Se tutti sono abbastanza veloci nell'agire, potremmo sensibilizzare
circa trecento milioni di persone in otto giorni! E' certo che, ad agire così, non abbiamo niente da perdere, non vi pare?

Chi se ne frega per un po' di bollini e regali e baggianate che ci
vincolano a queste compagnie."


Bene, vediamo un po se può funzionare.
Intanto evitare shell e esso può avere l'effetto descritto: In mancanza di vendite i gestori dovrebbero abbassare i prezzi. Ma cosa succederebbe? I consumatori, vedendo a quel punto che esso e shell costano meno tornerebbero più numerosi di prima. CI sarebbe solo un effetto di brevissimo termine.
Secondo: le altre compagnie, sapendo che di protesta si tratta, non abbasserebbero il prezzo tanto avrebbero comunque i consumatori "protestanti" a fare il pieno. Anzi, agli estremi potrebbero anche alzarli.
Terzo: il gestore di un dstributore è un privato che entro certi limiti fa il prezzo che vuole. Ed essendo un imprenditore privato, può anche trattare accordi per passare con altri fornitori di benzina. QUindi in questo caso sparirebbero i distributori esso/shell diminuendo ulteriormente la concorrenza.

Il discorso di grillo può andare bene in unmercato concorrenziale. Il petrolio non si produce ed è quotato in borsa quindi di concorrenziale ha poco. A mio avviso la strategia non funzionerebbe.
Per risparmiare, molto meglio convertire la macchina a metano, si tagliano i costi anche del 60%. In un prossimo articolo tratteremo gli impianti a gas e gli incentivi pubblici annessi

15 marzo 2008

L'Italia è un paese serio?

O sarebbe meglio dire: per quale strana legge del contrappasso gli italiani si trovano oggi in una situazione del genere? Stipendi bassi, bassa produttività, tassazione ai massimi, fiducia ai minimi, borse vicine al tracollo. Il punto di vista che voglio analizzare è quello delle imprese attualmente presenti in Italia e di quelle che potrebbero voler aprire nel breve periodo.

Le tasse e le imposte
In Italia ci sono imposte e tasse su qualunque cosa: nell'era delle mail certificate ancora bisogna mettere le marche da bollo su fogli di carta. Il problema è che un cittadino o un'azienda pagano volentieri se in cambio hanno un servizio e se vedono che i loro soldi si trasformano in qualcosa di desiderabile. Nel caso delle tasse italiane si pagano un mucchio di soldi (molto più della media europea) per avere servizi scadenti o non averli proprio. L'evasione viene anche da qui: se non ottengo nulla dai miei pagamenti è chiaro che finirò per non pagare, anche con una tassazione irrisoria. Nel contempo, sarò anche disposto a pagare molto per avere servizi superiori alla norma. Questo ragionamento è chiaro anche ai bambini dai 10 anni in su. Evidentemente sembra sfuggire a chi dovrebbe governare dato che i soldi sono indirizzati al funzionamento della macchina statale ( leggasi stipendi dei raccomandati ) e non al prodotto che dovrebbero vendere (servizi pubblici di qualità).

Le Aziende
Inizio a pensare, nel mio piccolo, che gli imprenditori italiani siano dei masochisti. L'Europa ha aperto il mercato interno permettendo di spostare merci e persone senza (troppi) vincoli. Per quale motivo qualcuno dovrebbe mantenere un impianto o un'industria sul territorio italiano? Iva più alta (in lussemburgo è al 15 ), tassazione più alta che in qualunque altro paese sviluppato, enti locali retrogradi che cercano in tutti i modi di bloccare nuove attività (vedi le centrali elettriche rinnovabili eoliche) o per avere consenso da quattro manifestanti (su una popolazione di migliaia di persone) oppure per alzare il prezzo della mazzetta, leggi sul lavoro create da retrogradi che hanno cancellato la parola mercato dal dizionario perchè non ne capivano la definizione.
Con premesse del genere chiunque sano di mente farebbe i bagagli per trasferirsi. Stare in Italia sarebbe come andare al supermercato e comprare un prodotto LIDL che costa di più di quello Mulino Bianco (ovviamente dato che la Mulino Bianco produce in Italia il mio esempio è totalmente irreale).

I politici
Qui arriviamo alla causa di tutti i mali. Gente che in molti casi è rimasta agli anni 40 (sia da una parte che dall'altra), che ineggia al fascismo, che vede nelle tasse non un mezzo per pagare servizi ma un espediente "bellissimo" per punire la parte avversa ( penso alla tassazione sulle rendite finanziarie che a fronte di un gettito ridicolo creerebbe una pubblicità negativa enorme nelle varie piazze finanziarie facendo scappare gli investitori. A parità di tassazione scelgo un paese serio come UK o Germania per investire).

Scrivo queste cose con amarezza, sarebbe un sogno poter finalmente rivedere un'Italia al livello che merita. Speriamo tutti nelle prossime elezioni: chiunque vinca potrà far bene.
Il mio unico appello è quello di votare per i partiti maggiori e non per i piccoli partiti dei veti che bloccano solo il nostro sviluppo.

09 marzo 2008

La FIFA e Blatter non vogliono un calcio pulito: fermato il sensore "rileva gol"

è di ieri la notizia che la fifa ha bloccato il progetto del CNR che prevedeva lo sviluppo di un sensore e di un software per rilevare in maniera certa se il pallone ha superato o no la linea di porta. Quante volte ci sono state proteste da molte parti per i cosiddetti gol fantasma? Tiri bloccati sulla linea che per un vezzo dell'arbitro diventano gol oppure parate al limite.
Tralasciando gli aspetti tecnici, perchè Blatter non vuole inserire la tecnologia nel calcio? Il sistema messo a punto ha dimostrato nelle sperimentazioni di essere affidabilissimo e molto più preciso di quello che l'occhio umano può percepire.
Blatter propone invece un sistema basato sui giudici di porta, arbitri che dovrebbero stare tutta la partita sulla linea di porta a controllare se il pallone entra oppure no. Efficiente no?
Azzardo un'ipotesi: che Blatter abbia paura di ogni ammenicolo tecnologico? Sarebbe comprensibile: dopotutto è alla Fifa dal 1975, probabilmente non tocca un pallone da 50 anni. Giusto che uno così fissi le regole del calcio.
Inoltre è perfettamente imparziali: chi si è dimenticato i suoi capricci quando la nazionale italiana ha vinto i mondiali... Vittoria che lui bollò come immeritata, con un fair play da teppista della domenica allo stadio.
Poi ci si spreme le meningi su come rinnovare il calcio, su come bloccare gli episodi di violenza.
Per la violenza un supporto tecnologico inappellabile non sarebbe la soluzione? Forse pensionerebbe Mosca e Company che non potrebbero più parlare ore del nulla?
Per il rinnovamento forse sarebbe meglio pensionare le vecchie cariatidi attaccate alla poltrona.

01 marzo 2008

UDC e Rosa bianca fanno l'accordo: c'erano dubbi?

La notizia è di ieri: l'UDC di Casini e la nuova Rosa Bianca hanno trovato un accordo elettorale. Facciamo qualche piccola considerazione:

  • La rosa bianca nasceva pochi mesi ( ma forse si potrebbe dire giorni ) fa proprio da una scissione di alcuni componenti dell'UDC. Oggi tutti tornano insieme: in pratica hanno diviso l'UDC per poi riunirlo con un simbolo diverso. Sarà ma nella pratica pare tanto una pura perazione di marketing.
  • Casini aveva usato parole di fuoco per gli scissionisti che lo avevano abandonato per creare la Rosa bianca. Ora invece, dato che il PDL lo ha scaricato a sua volta, si è reso conto che non avrebbe raggiunto gli sbarramenti e così è tornato a implorare al centro un'unione di principi che lui stesso, quando pensava di non averne bisogno, derideva.
Ovviamente in TV l'accordo viene dipinto come un accordo sudato, basato su principi condivisi e idee per migliorare il paese. In realtà chiunque abbia gli occhi si può rendere conto che tutto si è fatto di corsa al fine di poter avere molte poltrone da dividersi, nella peggiore tradizione della casta. Ovviamente, e qui faccio un pronostico azzardato, una volta conquistate le poltrone ognuno andrà per la sua strada, con la rosa bianca da una parte e l'UDC di Casini dall'altra.
In ogni caso traspare con evidenza il fastidio di Casini che nei passati governi ha pestato i piedi a tutti pur avendo pochissimi voti. Ora ne paga le conseguenze dato che un'inaspettata ventata di serietà nella scelta delle alleanze sembra aver prese sia il PDL che il PD.