31 maggio 2006

Staminali: di nuovo alla ribalta

Fabio Mussi, ministro per l'Università e la ricerca dell'attuale governo, ha fatto ieri alcune dichiarazioni riguardo ad un cambio di rotta per quel che riguarda le autorizzazioni alla ricerca e alla sperimentazione di cellule staminali embrionali.
Per chi non lo sapesse, sono le cellule che immediatamente dopo il concepimento formano il primo stadio di quello che in seguito potrebbe diventare un neonato.
Il ministro non ha confermato se intende o meno cambiare la legge che oggi vieta, in Italia, la ricerca su tali cellule. Sta di fatto che ha dichiarato, testualmente:

Su questo tema la legge italiana resta in vigore, ma non mi sembrava il caso che il nostro Paese, in sede europea, avesse una posizione di chiusura totale alla sperimentazion e alla ricerca. Si tratta di avere rispetto per diverse legislazioni e per cogliere l'opportunità di un uso controllato delle staminali per la ricerca


Senza dilungarsi su commenti e smentite che immancabilmente annacquano ciò che conta, mi sembra fondamentale sottolineare un aspetto del suo discorso. L'attuale legge vieta la ricerca su questo tipo di cellule anche se ad oggi non se ne conoscono ancora le reali e totali potenzialità. Lasciare libertà ai ricercatori di scegliere ciò su cui concentrarsi mi sembra un grosso passo avanti. Saranno poi loro a decidere se il gioco vale la candela o se invece i risultati saranno deludenti. In questo modo non torniamo indietro di 1000 anni, quando per studiare un corpo umano bisognava andare la notte a dissotterrarlo dal cimitero in gran segreto.

Di mio sono abbastanza ottimista sulla questione e credo che a breve le ricerche internazionali su queste cure daranno grossi effetti. Non ci resta che aspettare...

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'uomo sta diventando sempre più merce da supermercato... la scienza ufficiale non riconosce una individualità che vada al di là del corpo fisico e finirà per considerare l'uomo nient'altro che una macchina con pezzi di ricambio...