30 gennaio 2008

Berlusconi, Prodi, Veltroni: quali alternative?


[NDA]Questo articolo è diverso dal solito e mi scuso con chi legge se potrebbe risultare poco dettagliato. L'ho scritto di getto in un momento in cui la politica nella sua peggiore accezione è al suo apice. Accetterò volentieri commenti su quanto scritto, da persone di qualunque orientamento politico.

Questo pomeriggio il Presidente della repubblica annuncerà la sua decisione in merito alla crisi di governo. Le posizioni dei partiti in gioco sono molto variegate ma come sempre, sul panorama politico italiano, spicca la poca coerenza dei soliti noti.
Ognuno per la sua strada sembra essere il mantra che imperversa tra i parlamentari e i capi di partito. Forza Italia, che fino a poche settimane fa dichiarava che si doveva fare la legge elettorale prima del voto, oggi è di parere nettamente contrario. Evidentemente Berlusconi trattava con il PD solo in virtù dell'equazione: nuova legge elettorale = elezioni subito.
AN, che da sempre invoca una legge con grossi premi di maggioranza e alte soglie di sbarramento con finalità bipolariste e maggioritarie, oggi si attacca alle richieste di Forza Italia. probabilmente Fini è consapevole che senza Berlusconi non si vince, quindi orecchie basse e naso tappato pur di tornare sulle sedie che contano.
L'UDC, come sempre, è in mezzo. Fa quello che chiede Berlusconi a meno che Veltroni non garantisca una legge elettorale alla tedesca. In questo caso si salta sulla barca della sinistra dato che è quella che offre di più.

Passando ai partiti di sinistra:
I nani ( PCI e Verdi in primis ) gradano allo scandalo perchè il PD è deciso a correre da solo, anche in caso di sconfitta. Ovviamente vorrebbero continuare a dettare legge con la loro infima percentuale e le loro idee estremiste e superate da 60 anni.
Al centro si ripete lo spettacolo che già sta dando l'UDC: Mastella è pronto a saltare sul carro di chi gli offre la sedia più comoda e l'immunità dalla magistratura.
Il PD, dal canto suo, ha un leader carismatico che professa la necessità di fare una nuova legge elettorale prima delle urne. Peccato che sotto Veltroni ci siano una marea di proposte completamente divergenti rispetto a chi è stato eletto con le primarie come capo del partito.

Non notate niente? Nessuna mancanza?
Nessuno finora si è degnato di usare come strumento per convincere le controparti la volontà dei cittadini. Tutti corrono per evitare il referendum che non permetterebbe ai partiti di fare i loro comodi e darebbe ai cittadini cattivi un vero potere di scelta

A mio avviso, i fondamenti per una nuova legge elettorale dovrebbero essere i seguenti:
  • Premio di maggioranza su scala nazionale sia alla camera che al senato che garantisca una maggioranza assoluta al PARTITO ( non alla coalizione ) con la maggioranza relativa dei voti.
  • Una soglia di sbarramento superiore o pari al 5%
  • Il divieto di costruire nuovi gruppi una volta create le camere, in modo da evitare il distacco ricattatorio di pochi come accaduto con Dini e Turigliatto
  • In un discorso di più ampie riforme istituzionali, un premier più forte con poteri reali nei confronti dei ministri, ovviamente controbilanciato con le mozioni di sfiducia nelle camere.
In un periodo come questo serve un governo forte, non un gregge di pecore dove il più ignorante (e mafioso) minaccia di far cadere tutto.

Nessun commento: